lunedì 30 gennaio 2017

"Scritto a matita in un vagone piombato"

"Lasciata qui la mia dignità ed il mio orgoglio,
lasciati qui in questo vagone, in questo convoglio,
con solo questo figlio di canto,
Io Eva,
scrivo quello che so verrà dimenticato
scrivo di queste cabine che ci portano via
la cui unica luce è una piccola finestra
e io con mio figlio Abele
mi preparo silenziosa a quella oscurità
che non per colpa, ma per etichetta mi è stata riservata.
Ma se vedete mio figlio maggiore
colui che ingiustamente uccise suo fratello, 
per gelosia, invidia superbia che portava come un fardello
Caino, figlio di Adamo
simbolo del male nei cuori spezzati di chi,
nel vivere sta morendo dentro!
E chi ha voglia di sopravvivere, presto morirà.
Ma comunque è sempre sangue del mio sangue,
fratello dell'innocenza.
Ditegli che io lo perdono
per il male che ha fatto.
Perdono lui e il male, perché non sarei capace
di contrastarlo con la stessa moneta.
Né odio né indifferenza."
                              Ferrante Viviane

"Lasciata qui, con una  vita davanti, a morire.
lasciata qui la vita di tutti noi, a morire.
lasciata qui la mia, la tua, la sua, la vostra, 
la loro dignità, l'orgoglio e la voglia di vivere.
Qui in questo convoglio, in questo carro traballante, 
scrivo le mie parole e il mio addio
fra le persone che piangono."
                              Ferrante Viviane


"Io Eva,
non sono più una donna,
sono un numero come tanti
con mio figlio Abele 
che ho stretto a me solo per poco,
Andrò verso la strada che porta alla morte
e mi ricongiungerò a lui
per volere di un maledetto pregiudizio.
Se vedete mio figlio maggiore
ditegli che io...
pregherò per l'intera umanità
perché
Caino figlio di Adamo
riesca a ritornare in sé.
Io perdonerò la sua cattiveria
ma sappiate che ciò che sta facendo
sarà ricordato come l'atto più brutale della Storia.
Ditegli che io
con queste poche righe
farò risvegliare la mente umana
perché ciò non accada più."
                       Morena Romolini

" Qui in questo convoglio buio e funebre
io, Eva, buttata nell'angolo del treno
con mio figlio Abele,  appoggiato con la testa
sulle mie ginocchia,
con qualche lacrima che cade
 pian piano sul pavimento del convoglio, 
piango.
E se vedete mio figlio maggiore
Caino, figlio di Adamo
ditegli che ritorni in se stesso 
e che io lo perdono, nonostante tutto."
                               Cristiano Camilla

" Qui in questo convoglio
isolato
io Eva, con mio figlio Abele
siamo costretti ad abbandonarci
al nostro destino...
Se vedete mio figlio maggiore
Caino, figlio di Adamo
ditegli che io lo perdono
per aver compiuto quel gesto estremo ed inaspettato
nei confronti di Abele
che tanto lo amava.
sono sicura che non avresti
mai voluto farlo
e sappi che io non dimenticherò.
                              Tavano Fatima
    







venerdì 20 gennaio 2017

Lavori della classe II G
Geografia
Europa
Popolazione- Demografia



Per visualizzare i lavori clicca il seguente Link:  https://padlet.com/savina_gravante/79kraz0gf7qz

mercoledì 18 gennaio 2017

Gli alunni della Moro- Pascoli  spiccano il volo

Motivazione:
"Fabiola racconta con immagini vive e accese la fuga di una ragazza dalla Nigeria, il teatro di guerra che dilania quella terra e le diverse e difficili tappe verso la speranza.
La giuria ha apprezzato lo stile narrativo sintetico, appropriato ed efficace che pur se è influenzato  da luoghi comuni non è mai banale,  ma rappresenta un originale e sincero sforzo di immedesimazione e partecipazione che sono il primo e l'indispensabile passo verso la vera accoglienza e la piena integrazione."


Grande soddisfazione per la premiazione del racconto dell'ex alunna Masiello Fabiola dell'Istituto Moro- Pascoli ( Classe III D A.S. 20165-2016) al concorso "Quello che non sai di me", promosso dall'associazione Migrantes dell'Arcidiocesi di Capua in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, celebrata il tutto il mondo il 15 Gennaio scorso.

Il tema del concorso prevedeva riflessioni sul tema: "Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce", con l'intento di  focalizzare l'attenzione sulla situazione di tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che arrivano da soli alla fine di un viaggio estenuante, vivendo la negazione dei fondamentali diritti dell'infanzia.


" Buonasera, professoressa, ho partecipato ad un concorso...

Sinceramente io non volevo, perché l'ultima volta sono rimasta malissimo, essendo stata esclusa per poche battute in più di quanto consentito. Avevo paura ma mamma è riuscita a convincermi e ho consegnato l'elaborato l'ultimo giorno. Domenica c'è stata la premiazione e ... ho vinto: primo posto.

E' stato bellissimo, un'esperienza indimenticabile. Nella sala della premiazione  c'erano molti migranti che, quando hanno ascoltato il mio racconto sono scoppiati a piangere, si sono sentiti molto vicini alla storia narrata. Poi mi si è avvicinata una ragazza di 16 anni e mi ha detto: " Parlavi di me?" - e mi ha abbracciata fortissimo. Mi hanno ringraziata perché hanno detto che ho trasmesso forza e gridato tanta speranza. Il mio racconto è ambientato in Nigeria e un momento molto commovente è stato quando  è venuto un ragazzo nigeriano ad abbracciarmi e mi ha detto:"Grazie, nessuno ha mai detto o fatto qualcosa per noi. Ci facciamo una foto? Voglio ricordarti sempre".Intorno a me c'erano tantissime persone, il sindaco, il presidente dell'associazione dei migranti, la commissione esaminatrice e tanti giovani migranti il cui affetto mi ha scaldato il cuore."


 Complimenti Fabiola, 
ricordo come fosse ieri quando ti chiesi di scrivere un racconto per partecipare al concorso Premio Cimitile, aperto alle scuole. In quell'occasione non hai avuto il riconoscimento che meriti, ma questa volta è stato diverso. Con grande impegno ti sei dedicata a questa attività, facendo tesoro di consigli e ricercando informazioni storiche, politiche e sociali per rendere il tuo racconto rispondente alla drammatica situazione degli scenari descritti. L'ho vista crescere questa Fabiola, una ragazza che ha imparato ad amarsi, a valorizzare le  potenzialità che forse inizialmente non sapeva nemmeno di avere. Anzi, hai fatto molto di più, riuscendo a sviluppare un senso di partecipazione emotiva alle sofferenze altrui, mettendo la tua forza a disposizione degli altri. Tu sei un esempio di come il talento da una parte e l'impegno, la passione, l'entusiasmo e l'incoraggiamento dall'altra siano l'arma vincente per affrontare la scalata della crescita. Continua ad impegnarti sempre con costanza e determinazione e coltiva i tuoi sogni: sono la più grande ricchezza. 

 





martedì 17 gennaio 2017



Divina Commedia

Dante's Inferno- Written above the gates to hell:
La Divina Commedia:
      

Anonimo lombardo : Dante e Virgilio con Ulisse:
               
                                                                                                                           Canto XXVI- Inferno
                                                                                                                             Ulisse e il folle volo
Dante, inf XXVI, Ulisse:
Gocce di Armonia: IIB DIVINA COMMEDIA: IL FOLLE VOLO DI ULISSE:
   

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Spunti di riflessione: Primo Levi "Se questo è un uomo"