giovedì 31 marzo 2016

Diciamo "NO"ad ogni forma di bullismo!

                                         




            




   


       




giovedì 24 marzo 2016

Il nostro viaggio d'istruzione nei luoghi carducciani




Casa Carducci - Castagneto Carducci


Per le vie del borgo...  Castagneto Carducci


Livorno- Piazzale Mascagni- Museo Fattori


Pisa Piazza dei Miracoli

 Compito da eseguire: scrivere una relazione sul percorso effettuato, tenendo presenti i seguenti punti:

  • Motivazione della scelta dell'itinerario 
  • Come vi siete preparati a scuola a partecipare al viaggio
  • Le tappe del percorso: 
  1. Visita di Pisa
  2. Visita a Castagneto Carducci e a Bolgheri
  3.  Livorno e il Museo Fattori
  • Riflessioni personali ( emozioni, sentimenti che tale esperienza ha suscitato, cosa hai imparato da questa attività, se è stata importante nel tuo processo di crescita e di maturazione personale  sia dal punto di vista delle conoscenze che dei rapporti con i compagni e gli insegnanti


domenica 20 marzo 2016



sabato 19 marzo 2016

La testimonianza di Mimma Noviello, figlia di Domenico Noviello,

 vittima innocente della camorra


"...Ma avete mai pensato a cosa significhi togliere la vita ad una persona?Ritenete che sia giusto arrivare a togliere la vita ad un'altra persona?E' una cosa bruttissima, ragazzi, che non  si fa! Non si può pensare proprio di farlo!E purtroppo è una cosa che è stata fatta a molti. Perché vi sto dicendo questo? Sembra Castelvolturno lontano, sembra Casapesenna un altro mondo, sembra una cosa allucinante che non può succedere a noi...E invece no, ragazzi, facciamo parte tutti della stessa realtà. Attenzione! Il nostro piccolo vivere quotidiano può cambiare le cose.Attenzione! Io dico non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso.Noi abbiamo subito una perdita enorme; dalla morte di papà la mia famiglia è cambiata, non è più la stessa. Io ero abbastanza grande, c'è mia sorella qui che all'epoca aveva tredici anni e abbiamo dovuto fare tante tappe della nostra vita da sole. Lei l'esame di terza media, io mi sono sposata ed ero da sola, Nessuno mi ha portato all'altare, non c'era il mio papà... ho avuto due bambini e non è venuto in ospedale con me. Io oggi in particolare dico io oggi  insegno a mio figlio "corri da  papà" e mi si spezza il cuore perché io non lo posso fare questo.Colgo l'occasione per dire a tutti i papà  "Auguri" perché per me  con questa venuta qua oggi è come se avessi portato un fiore sulla tomba di papà.Vi voglio lasciare con un messaggio chiaro: è vero, sembrano situazioni a voi lontane, situazioni studiate sui libri, lette sui giornali però facciamo parte tutti della stessa realtà. Mi raccomando, vi voglio lasciare un seme. Perdere un proprio caro è veramente, veramente bruttissimo e non scendete nel pensiero " Vabbè, si ammazzano tra di loro". non è così perché nell'ammazzarsi tra di loro ci può capitare una Silvia Ruotolo lì in mezzo, una Annalisa Durante, l'avete studiato.Non deve esistere questo tipo di violenza.Tutti insieme dobbiamo fare in modo di cambiare, perché si può cambiare. Noi siamo qui, io e Teresa Diana, a testimoniare che le cose si possono cambiare, come la famiglia di Teresa , straordinaria, che in trent'anni hanno costruito, in nome del papà, non se ne sono andati... Non siamo noi quelli che ce ne dobbiamo andare da questa terra!Vi abbraccio tutti, tutti!
Grazie. "

lunedì 14 marzo 2016

Concorso Aifo 

"Dai colore ai diritti delle persone con disabilità"



AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), organizzazione non governativa di cooperazione sanitaria internazionale, promuove per l’anno scolastico 2015-16 la VI edizione del suo concorso scolastico sul tema dei diritti delle persone con disabilità, “Dai colore ai diritti delle persone con disabilità”.
Secondo dati provenienti dall’ONU,  “le persone con una qualche forma di disabilità rappresentano circa il 10% della popolazione mondiale e incontrano ogni giorno difficoltà per vivere, studiare, lavorare. Sia nei Paesi poveri sia in quelli ricchi le persone con disabilità sono generalmente più povere e rappresentano un quinto delle persone che vivono sotto la soglia di un dollaro al giorno. La durata della vita, grazie ai progressi della medicina, è in aumento;  possiamo allora stimare che per una vita media di circa 70 anni ben 8 anni sono vissuti con disabilità, cioè l’11,5% della vita.”
Il concorso ha l’intento di promuovere all’ interno delle scuole la conoscenza dei principi base della Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, approvata dalle Nazioni Unite nel 2006 e ratificata dal nostro Paese nel 2009; inoltre si pone l’obiettivo di diffondere esempi di buone prassi di inclusione sociale delle persone con disabilità, realizzati nella scuola, in ambito lavorativo, sportivo, ludico, famigliare e di abbattimento delle barriere all’ interno dei comuni e dei territori.
Il concorso vuole, prima di tutto, coinvolgere le scuole e gli studenti in un processo di riflessione e di approfondimento sul tema in oggetto ed è rivolto a studenti della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado.

martedì 8 marzo 2016


21 Marzo 2016: Giornata della memoria e dell'impegno




Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia. Attualmente Libera è un coordinamento di oltre 1500 associazioni, gruppi, scuole, realtà di base, territorialmente impegnate per costruire sinergie politico-culturali e organizzative capaci di diffondere la cultura della legalità. La legge sull’ uso sociale dei beni confiscati alle mafie, l’educazione alla legalità democratica, l’impegno contro la corruzione, i campi di formazione antimafia, i progetti sul lavoro e lo sviluppo, le attività antiusura, sono alcuni dei concreti impegni di Libera. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale. Nel 2008 è stata inserita dall’ Eurispes tra le eccellenze italiane.  Nel 2012 è stata inserita dalla rivista The Global Journal nella classifica delle cento migliori Ong del mondo: è l’unica organizzazione italiana di “community empowerment” che figuri in questa lista, la prima dedicata all’universo del no-profit.




sabato 5 marzo 2016

Bambini soldato

Le guerre dimenticate: bambini e bambine nei conflitti armati

L'infanzia negata per tanti bambini e bambine del mondo...
Dopo aver visionato le slide attraverso il link indicato in seguito, leggere i seguenti brani dell'antologia:
  1. "Piccole guerriere crescono"
  2. "La storia di Rose"

GRAZIE, MAMASIKA, "MAMMA  AFRICANA"

Alla fine, il suo grande cuore non ha retto. Masika Katsava era una donna minuta che viveva a testa alta all'inferno. Non c'e' altro modo per definire quello che accade, nel totale silenzio e nell'assoluta indifferenza del mondo, nel suo immenso e straordinario paese, la Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi quindici anni almeno dieci milioni di morti in una guerra infinita e crudele di cui non si parla mai. Milioni di donne e bambini uccisi nei modi più' orrendi da quelli dell'esercito e delle tante milizie armate che infestano il suo territorio e si contendono i giacimenti di materie prime rare di cui questo paese è  ricchissimo. Milioni di donne e bambini massacrati pur di rifornire l'industria dei telefonini, dei televisori e quella dell'aerospaziale innanzitutto. Milioni di donne e bambini feriti nel corpo e nell'animo, quando non sono immediatamente uccisi.
Anche Masika aveva subito violenze. Ben quattro volte. Sia dai soldati dell'esercito che dai miliziani ribelli. La prima volta le avevano anche ucciso il marito, "l'amore della sua vita", come ripeteva sempre con un sorriso amaro. Davanti ai suoi occhi. E sempre davanti ai suoi occhi avevano infierito sui poveri corpi delle sue due figlie, la maggiore di appena 14 anni. Il suo villaggio era in pressi di un'area mineraria importante. Ricchezza contesa. Vinceva l'esercito e via ad esecuzioni sommarie e stupri. Vincevano i ribelli ed era la stessa musica. Le sue bambine rimasero incinta e lì nella foresta non c'è rimedio ad una gravidanza indesiderata. Masika sperimentò da vicino il dolore di una ragazzina che porta in grembo il frutto di una violenza. Raccolse le loro lacrime. Le aiutò a non odiarsi e farsi del male visto che spesso sognavano la morte come una liberazione. Le aiutò a crescere quelle creature, innocenti come tutte le creature. E accolse tante altre che avevano negli occhi e nel cuore, sul proprio corpo, le stesse ferite. " Non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo risollevarci e vivere. Abbiamo il diritto di vivere", diceva a tutte loro. Divenne così' Mamasika, cioè' mamma Masika. Prima di morire, a soli 48 anni, era stata mamma di almeno 6000 tra donne e bambini. Li ospitava in povere capanne costruite grazie a qualche donazione. Li curava. Li ascoltava. Insegnava loro un mestiere. E li restituiva alla vita. Era uno spettacolo osservare Masika. Non stava mai ferma. Si divideva in mille. Accorreva ad ogni incursione armata nei villaggi dei dintorni. Collezionava le lacrime più' amare del mondo. " Io sono forte, loro hanno bisogno di aiuto…". Ed il cuore le si riempiva di strazio giorno dopo giorno.
Grazie Mamasika, piccolo grande cuore di tutti noi. E perdona i nostri silenzi.


Compito da eseguire:
Ricerca ulteriori informazioni sul dilagare di questo fenomeno e scrivi un testo espositivo analizzandone gli aspetti salienti( cause, conseguenze, modalità) e ipotizza possibili soluzioni. Ricorda che un testo espositivo deve contenere dati oggettivi e deve essere caratterizzato da un linguaggio chiaro e preciso. Evita le considerazioni personali.

giovedì 3 marzo 2016

Africa

Risultati immagini per africa

Creazione di un dossier sul continente africano con l'utilizzo del programma Power Point, tenendo conto dei seguenti aspetti:
  • Caratteristiche del territorio (Catene montuose, colline, pianure, laghi, fiumi, golfi, deserti...)
  • Clima, flora, fauna.
  • Storia 
  • Aspetti demografici e sociologici ( Distribuzione della popolazione, qualità e speranza di vita) 
  • Aspetti culturali ( Lingue, religioni...)
  • Aspetti economici ( I tre settori dell'economia, l'influenza straniera)
  • I problemi ( Deforestazione, desertificazione, malnutrizione, problema acqua, conflitti etnici, malattie....)
Gli alunni lavoreranno in piccoli gruppi.

martedì 1 marzo 2016


Pagine di letteratura: Giosuè Carducci

Quest'anno, in occasione del viaggio d'istruzione, che prevede il soggiorno nei luoghi dove visse il poeta vate d'Italia,  approfondiremo non solo la vita dell'illustre poeta, ma anche le sue idee e la sua poetica, con particolare riferimento alle seguenti liriche:
  • Pianto antico
  • Traversando la maremma toscana
  • Davanti a San Guido 
  • San Martino




Commento guidato:
  • Titolo, autore, pubblicazione, raccolta poetica
  • motivo ispiratore dell'opera
  • divisione in sequenze: 
  • strofe 1-2 "Il melograno" strofe 3-4 "il dolore per la morte del figlio"
  • analisi prima sequenza:descrizione ambiente esterno, aggettivi, rinascita albero, colori/ luce solare
  • analisi seconda sequenza:  analisi interiore, paragone tra l'albero e il poeta, aggettivi,  contrasto luce/ ombra, calore/ freddo.
  • struttura: strofe, versi, rime, figure retoriche ( metafore, allitterazioni, enjambements, anafore, chiasmo)
  • messaggio del poeta.

San Martino
La nebbia a gl'irti  colli
piovigginando sale ,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor dei vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Scritta nel 1883 e inserita nella raccolta Rime Nuove.
È formata da quattro strofe, tutte quartine di versi settenari.
In essa il poeta  parte dalla descrizione di un paesaggio esterno naturale  e attraverso il susseguirsi di vari quadretti paesaggistici esprime in maniera implicita la sua visione del mondo e il dissidio interiore che caratterizza il suo animo, in contrasto tra il pessimismo di fondo e la percezione dell’inevitabile infelicità dell’uomo da una parte e la ricerca di conforto e pace dall’ altra.
Questo contrasto appare evidente già dalla struttura della lirica, che si potrebbe definire a "chiasmo", poiché le quattro strofe sono collegate tra loro da un legame di significato. La prima e la quarta esprimono una visione cupa e negativa della vita attraverso immagini inquiete ed angosciose, la seconda e la terza, invece, esprimono il tentativo di esorcizzare questa sofferenza attraverso immagini gioiose e positive.
Già dal titolo della poesia  "San Martino"si intuisce qualche indizio sul suo contenuto attraverso il riferimento al periodo della stagione autunnale, denominato popolarmente "estate di San Martino" nel mese di Novembre, periodo in cui la tradizione contadina fa concludere la vendemmia ed il mosto si trasforma in vino. Ma l'autunno è anche la stagione dei morti, della natura che si addormenta in attesa dell'inverno e sembra perdere la sua vitalità.
Strofa I: nella prima strofa  il poeta descrive un paesaggio naturale, che ricorda quello della Maremma toscana, caratterizzato dalla presenza delle colline da una parte e dal mare dall’ altra.  Si tratta di un paesaggio autunnale, contraddistinto dalla presenza della nebbia che, come una pioggerellina sottile, sale verso le colline, avvolgendole in un alone cupo e misterioso . L’aggettivo “irti”, riferito a colli, contribuisce a creare  un’atmosfera di tristezza e di abbandono e comunica un senso di morte, in quanto i colli sono resi irti dai rami spogli e scheletriti degli alberi che non hanno più foglie e sembrano privi di vita.
Poi l’attenzione del poeta si sposta verso la costa, dove compare l’immagine di un mare tempestoso, sferzato dai venti ( il maestrale è un vento freddo proveniente da NE). I sensi più utilizzati in questa strofa sono la vista e l’udito.
Il mare subisce quasi una personificazione, compiendo un’azione tipica dell’uomo distrutto dal dolore : “Urla” e questo termine, posizionato a inizio verso  viene messo in evidenza dal poeta  ed esprime in maniera forte il sentimento di dolore anche attraverso i suoni delle lettere "u" ed "r".
Strofa II: il paesaggio cambia nella seconda strofa, che inizia con la congiunzione avversativa “ma” che preannuncia un messaggio diverso da quello espresso precedentemente: non siamo più in un luogo completamente naturale, ma in borgo dove si avverte la presenza dell’uomo. Qui  si respira un’aria diversa, che rallegra gli animi distogliendoli dal pensiero dell’infelicità dell’esistenza. Il poeta  utilizza i sensi dell’udito e dell’olfatto per descrivere le strade del paese inondate dai suoni e dagli odori tipici della vendemmia ( l’uva che ribolle nei tini e l’odore dei vini che si diffonde tutt’intorno). il poeta sta ricercando dei modi per alleviare le sofferenze umane e li ritrova nel vino, secondo un topos della poesia classica. Basti pensare al poeta greco Alceo o al poeta latino Catullo, che invita il fanciullo a mescere il vino in abbondanza per  cacciar via le tristezza dell’inverno grigio e freddo. In questa strofa ritroviamo l’allitterazione in "r", cioè la ripetizione  frequente della consonante r, che contribuisce ad evocare il rumore prodotto dal vino nelle botti.
Strofa III: anche nella strofa successiva il poeta continua a presentarci immagini positive e confortanti, come quella del fuoco scoppiettante  sui ceppi accesi. Anche  in questa strofa è presente  un’ allitterazione, con la ripetizione delle consonanti s e c. La strofa termina con l’immagine del cacciatore in piedi sull’ uscio  a fischiare e che continua nella strofa successiva con un’immagine più fosca e triste.
Strofa IV: il cacciatore nominato alla fine della strofa precedente osserva il cielo rossastro sul far della sera; un cielo dove compaiono stormi di neri uccelli tra le nubi rossastre. Il poeta paragona gli uccelli migranti ai pensieri  dolorosi che ritornano alla ribalta. Gli uccelli sono “neri”, , definiti con un aggettivo che fa pensare alla morte e crea un’atmosfera inquietante e hanno un valore simbolico spiegato successivamente attraverso la similitudine:  rappresentano i pensieri tetri  della sua mente.
La poesia quindi ha un andamento circolare in quanto parte da un pensiero negativo, poi lo supera attraverso immagini positive, infine la sofferenza prende il sopravvento e la poesia si chiude ritornando all’ angoscia iniziale. Di conseguenza il tentativo del poeta di  trovare serenità e pace attraverso valori ed immagini positive fallisce, lasciando posto alla sofferenza e al dolore.
Come in altre poesie carducciane, ritroviamo il dualismo luce- ombra, caldo-freddo, vita- morte.
Rime: il secondo e terzo verso di ogni strofa rimano tra loro con rime baciate;  gli ultimi versi di ogni strofa terminano con una parola sdrucciola e rimano tra loro (mar- rallegrar- rimirar- migrar).
La prima strofa termina con un segno di punteggiatura ( il punto e virgola) e quindi costituisce una parte a sé stante; la seconda termina con un punto fermo, la terza e la quarta sono legate da un enjambement( rimirar/tra le rossastre nubi) e quindi sono collegate tra loro.
Vari altri enjambements ( versi 1-3-5-6-7-9-11-12-13)


Davanti a San Guido- concerto di poesia