lunedì 9 dicembre 2019

Cappuccetto Giallo


Al piano terreno del più alto grattacielo della città abita Cappuccetto Giallo. Il papà di Cappuccetto Giallo è custode in un parcheggio di auto e la mamma lavora al supermercato. La loro casetta è piccola e la mamma la tiene molto in ordine presto e bene. Ha perfino tempo di leggere qualche libro. Per Cappuccetto ha preparato un completo di maglia gialla, molto semplice come forma, ma molto bello come colore, perché non è un giallo limone e nemmeno un giallo zucca, è un giallo con dei riflessi di un altro giallo e molto morbido come le piume di un canarino.

Molti canarini vengono a trovare Cappuccetto Giallo, perché lei mette sempre sul muretto del balcone le briciole di pane, e così sono diventati molto amici e i canarini la accompagnano anche in mezzo al traffico della città, quando Cappuccetto deve andare dalla nonna.

Deve proprio andarci domani a portare un panierino di plastica gialla con dei limoni, dei pompelmi e una bottiglia di olio del Garda.




Per andare dalla nonna Cappuccetto deve attraversare il traffico della città, il che è molto pericoloso, come attraversare il bosco.

Anche nel traffico ci sono i pericoli, ma Cappuccetto ha un piano segreto, d’accordo con i suoi amici canarini.
Ecco infatti, alla fermata di un semaforo, un lupo al volante di un’auto. Il lupo la guarda con occhi strani, la fissa insistentemente e poi le dice:
- Vuoi venire a fare un giretto con me, bella bambina?
Cappuccetto ha un pochino di paura, ma si è già accorta che un canarino ha visto quello che succede, ha visto il lupo e sa già che cosa dovrà fare.
A un cenno di Cappuccetto tutti i canarini vanno a posarsi e a svolazzare intorno al semaforo! Che confusione! Nessuno vede più i segnali, e si forma un ingorgo di traffico dove il lupo deve restare e non può più uscire. Cappuccetto Giallo attraversa tranquillamente la strada per andare dalla sua nonna.
La nonna di Cappuccetto abita in un sottotetto di una vecchia casa.
- Ciao Cappuccetto.
- Ciao nonnina.
Cappuccetto sta un poco con la nonnina che le racconta una storiella.
Mentre Cappuccetto Giallo torna a casa pensa alla storiellina che la nonna le ha appena raccontato: una vecchia storia di una certa Cappuccetto Rosso e di un lupo che mangiava la nonna senza masticarla e tante altre orribili cose. – Poveri bambini! – pensa Cappuccetto Giallo, - che storie piene di paura raccontavano quando la nonna era bambina come me -.
E Cappuccetto torna a casa con un pacchetto a righe blu che la nonna le ha consegnato da portare alla mamma. Cappuccetto ormai non ha più paura del lupo, perché sa che può avere l’aiuto dei suoi amici canarini che la seguono. Alcuni si divertono a fare gare di velocità con un motociclista che passa in quel momento.
di
BRUNO MUNARI



In classe abbiamo letto la fiaba di Cappuccetto Giallo di B.Munari, analizzandola in base agli aspetti più significativi. In particolare:
  • Ambientazione
  • Caratteristiche del personaggio
  • Famiglia
  • Prova da superare
  • Contenuto del cestino
  • Antagonista
  • Aiutanti
  • Mezzi per risolvere il problema
  • Lieto fine.
La nostra attenzione si è focalizzata su due aspetti: la modernità della fiaba, ambientata in una città contemporanea, e il messaggio importante che vuole comunicare, ovvero i pericoli che si corrono per strada.
Adesso tocca a voi:provate ad inventare una fiaba, che abbia come protagonista una Cappuccetto colorata di un colore a vostra scelta. Verde, azzurro, viola, marrone, arcobaleno. Dipende tutto dalla vostra creatività. 
  1. Come sarà vestita?
  2. Cosa porterà nel suo cestino?
  3. Dove è ambientata la vicenda? In un bosco, per strada, al mare, in montagna....
  4. Dove vive la nonna?
  5. Che caratteristiche ha il "lupo"? ( lupo, cane lupo, pescecane, umano...)
  6. Chi la aiuta?
  7. Come si conclude e con quale messaggio?
Qualcuno ha già ipotizzato una Cappuccetto "Green", che vuole salvare un bosco o una spiaggia, qualcun altro una piccola amante degli animali o un povero cane abbandonato al posto del lupo cattivo. E' il momento di giocare con la fantasia, ma ricordate di rispettare le caratteristiche del genere studiato. Buon lavoro.