Giornata della diversabilità
3 Dicembre 2016
Per tutte le classi della secondaria:
Visione
del film: “Stelle sulla terra”. Discussione guidata e scheda film.
Eventuali cartelloni.
Attività
da svolgere in palestra: sitting volley e/o tennis tavolo da seduti. Ogni classe durante questa
settimana si cimenterà in attività pratiche che consentano di comprendere da
una parte lo stato di disagio, dall’ altra le possibilità di inclusione favorite dallo sport.
Documentazione delle attività attraverso fotografie con le quali sarà realizzato un video da mostrare durante la manifestazione.
Per le classi seconde
Giorno 7 Dicembre 2016: Incontro
con rappresentanti di associazioni: Aniep
Introduzione
attraverso la visione del video delle paraolimpiadi
Interventi degli alunni.
Interventi degli ospiti
Interventi alunni:
- Il Sitting volley: che cos'è, quali sono le sue regole. Campioni italiani. La nostra esperienza personale.
- Yes I can: I nostri idoli
- Creiamo un logo sulla diversabilità
- " Stelle sulla terra": le nostre riflessioni
- "Oltre l'ostacolo": Il superamento delle barriere architettoniche
- "Tutti diversi, tutti uguali"
Il famoso cantante Mika qualche giorno fa durante una trasmissione tv ha raccontato il suo rapporto con le parole. Da piccolo era dislessico e i compagni lo prendevano in giro. Ecco il testo del suo monologo:
Il mio linguaggio è quello della musica. Con le parole ho combattuto, ho fatto la guerra. Specialmente da bambino. Perché ero dislessico. Le lettere scappavano da tutte le parti e io non sapevo metterle in fila. È per questo che so quanto sono importanti le parole. Le parole sono il nostro modo di conoscere e di farci conoscere. Fanno nascere il dialogo. Formano le storie, fanno incontrare le persone, le fanno innamorare, le fanno odiare. Le parole fanno scoppiare le guerre e sempre le parole fanno tornare la pace. Sono la nostra merce di scambio con gli altri, la nostra moneta.
A volte ci fanno ridere, a volte ci fanno piangere come stupidi, a volte ci accarezzano come il vento, a volte ci fanno male. Parole gentili come fiori o pesanti come un pugno in faccia.
Bisogna stare molto attenti alle parole, sono potenti, tanto potenti, bisogna usarle con cura, sceglierle una per una.
E quando le parole non ci sono o non ci possono essere perché parliamo lingue differenti o perché non parliamo, ci sono i gesti, i sorrisi, le mani. Le parole sono un ponte, un vecchio ponte pericolante in mezzo a un bosco. Il ponte è lì da tanto tempo, io sono qui, tu sei dall’altra parte e camminiamo piano piano, uno verso l’altro, con le parole, un po’ armati un po’ indifesi e ci incontriamo.