Questo blog nasce dal desiderio di sperimentare un nuovo modo di fare didattica utilizzando consapevolmente le risorse offerte dalle nuove tecnologie per progettare attività didattiche motivanti e coinvolgenti per gli alunni. La nostra scelta corrisponde alle esigenze di una società complessa e soprattutto agli stili di apprendimento dei nostri alunni, "nativi digitali" e "generazioni connesse".
giovedì 31 marzo 2022
giovedì 24 marzo 2022
22 Marzo 2022-Gli alunni delle classi terze incontrano il giornalista Raffaele Sardo
Il valore della memoria è stato
il filo conduttore della serata, in cui gli alunni hanno potuto ascoltare la
storia di Don Peppe Diana dalla voce diretta di chi lo ha conosciuto e amato,
un testimone, un amico, un collaboratore, che ha condiviso con lui scelte
difficili in un territorio in cui anche pronunciare la parola “camorra” faceva
paura e veniva fatto sottovoce. Invece Don Peppe ha voluto gridarlo il suo NO,
sacrificandosi per il suo popolo, fino a rischiare e perdere la sua stessa vita. Ma proprio la
sua morte ha risvegliato le coscienze, facendo cadere finalmente quel muro di
omertà costruito in tanti anni di soprusi, violenze, minacce.
“Siamo stati tutti rapiti dalla
narrazione della vita di Don Diana- hanno detto gli alunni partecipanti- una
storia che ci ha fatto scoprire la sua giovinezza, la sua vocazione, l’impegno
al fianco dei giovani in un territorio difficile, soffermandosi sulla
pubblicazione della Lettera “Per amore del mio popolo…”, fino alla sua morte ed
all’eredità di valori che ci ha lasciato.”
La chiesa, con la sua sacralità,
è diventata un luogo di riflessione e di raccoglimento, per tutti i ragazzi che
sono rimasti assorti, con gli occhi fissi, lo sguardo attento di chi non vuole
perdersi neanche una parola di un racconto che ti prende nell’animo, ti entra
dentro e non ti lascia più. Lo stesso
silenzio faceva rumore, si percepiva la partecipazione e la commozione
generale.
Anche gli alunni hanno voluto dare
un piccolo contributo alla memoria, ricordando la figura di una vittima
innocente della camorra, Domenico Noviello, attraverso una lettura animata che
ripercorreva le tappe della sua storia raccontate dalla prospettiva delle due
figlie Mimma e Matilde. Essi hanno
ribadito che la memoria è uno strumento indispensabile per divulgare
valori di generazione in generazione e
che bisogna fare di tutto per evitare che si trasformi in pura esteriorità,
esibizione utile solo per le occasioni. La memoria è la radice del nostro
passato e la linfa del nostro futuro.
Molti i riferimenti
all’attualità, con interventi sulla giornata della Memoria e dell’Impegno che
ha appena visto impegnate a Napoli persone provenienti da tutta Italia, e su
un’emergenza cronica, quella della criminalità organizzata, che per forza di
cose, negli ultimi anni ha dovuto lasciare il posto ad altre emergenze
improvvise, quella epidemiologica e la più recente legata alla guerra in
Ucraina. Ma non bisogna abbassare la guardia, hanno ribadito tutti i
partecipanti, perché la camorra ha cambiato volto, sono diminuite le sue
manifestazioni più eclatanti, ma continua a serpeggiare in tutta Italia ed
anche a livello internazionale. Per questo ogni iniziativa volta a ricordare chi ha perso la vita per colpa delle mafie diventa
indispensabile per accrescere la voglia di cambiare, di essere insieme nella
lotta e riaffermare il valore della legalità.
mercoledì 16 marzo 2022
Insieme per la Pace- Corteo degli studenti contro la guerra
08 Marzo 2022 - Piazza degli Eroi, il cuore pulsante della nostra città, ha accolto gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Moro-Pascoli”, che si sono riuniti per inviare il loro messaggio al mondo intero, un messaggio di pace, unico vero bene per l’umanità intera. Alla manifestazione hanno partecipato tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado, gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola Primaria e i bambini di cinque anni della scuola dell’infanzia insieme ai loro docenti ed alla dirigente scolastica, la dottoressa Teresa Luongo. Insieme a loro le istituzioni cittadine, dal sindaco Giuseppe Vozza a Don Stefano Giaquinto, ai referenti delle associazioni operanti sul territorio.
I colori delle bandiere, i disegni
dei cartelloni e dei palloncini gialli e azzurri come la bandiera ucraina, il
risuonare dei canti hanno riempito la piazza di vita e di speranza.
Di fronte a quanto sta accadendo in
Ucraina, nella nostra Europa, ad un passo da noi, la scuola non può rimanere
indifferente, anzi diventa il luogo in cui ci si confronta e si cerca di
comprendere la complessità del presente, un luogo di condivisione di valori,
una palestra di cittadinanza e di democrazia. Oggi più che mai è nostro dovere riconoscere
che la pace va costruita con l’impegno ed il dialogo.
E’ stato un momento di condivisione profonda di pensieri, riflessioni, emozioni. Nel percorso si sono succeduti gli interventi degli alunni di ciascun plesso, a partire dai più piccoli, i bimbi della scuola dell’infanzia, che hanno intonato l’Inno d’Italia, ai loro compagni più grandi, con i loro messaggi di pace e solidarietà, anche con riferimenti alle figure di grandi promotori di pace, da Gandhi a Madre Teresa, ai poeti Brecht e Quasimodo, per citarne solo alcuni, intervallandoli con le canzoni contro la guerra.
Un momento particolarmente
significativo è stato l’intervento di Don Stefano Giaquinto, che ha portato una
testimonianza concreta di quanto sta avvenendo in Ucraina, facendo conoscere la
famiglia di rifugiati che da poco è
stata accolta nella nostra comunità.
La manifestazione si è conclusa con
un piccolo gesto simbolico, per esprimere vicinanza al popolo ucraino, facendo
volare i palloncini dei più piccoli nel cielo, sperando che possano superare
ogni barriera, ogni confine, per portare solidarietà ai nostri fratelli e
ricordare che il cielo di Caserta è lo stesso di Kiev e che non servono muri,
ma ponti tra gli uomini.