Questo blog nasce dal desiderio di sperimentare un nuovo modo di fare didattica utilizzando consapevolmente le risorse offerte dalle nuove tecnologie per progettare attività didattiche motivanti e coinvolgenti per gli alunni. La nostra scelta corrisponde alle esigenze di una società complessa e soprattutto agli stili di apprendimento dei nostri alunni, "nativi digitali" e "generazioni connesse".
lunedì 21 dicembre 2020
lunedì 14 dicembre 2020
I Promessi Sposi
· Trama:
Renzo
e Lucia sono in procinto di sposarsi
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Don
Rodrigo, invaghitosi di Lucia cerca di ostacolare il matrimonio
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Invio
dei bravi per minacciare Don Abbondio, curato del paese
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Incontro
con i bravi
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Don
Abbondio si finge malato, annulla il matrimonio e lo comunica a Renzo
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Renzo
va da Lucia e scopre l’intromissione di Don Rodrigo
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Progetto
del matrimonio a sorpresa e richiesta di aiuto a Padre Cristoforo
·
Il
matrimonio a sorpresa fallisce
·
Con
l’aiuto di Padre Cristoforo i promessi sposi e Agnese (Mamma di Lucia) lasciano
il paese
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Lucia
e Agnese vanno a Monza, ospiti del monastero dove c’è la Signora.
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Renzo
va a Milano e fa esperienza del mondo ( conosce la carestia, i tumulti, …)
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Lucia
viene rapita dall’Innominato ma poi lo converte e viene liberata
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Lucia
si ammala di peste e viene portata al lazzaretto , ma poi guarisce
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Don
Rodrigo, malato di peste muore nel lazzaretto
·
Renzo
e Lucia possono sposarsi.
domenica 6 dicembre 2020
giovedì 26 novembre 2020
Climi e biomi: Area equatoriale ed intertropicale
Foresta equatoriale e savana
martedì 24 novembre 2020
#Orangetheworld
25 Novembre-10 Dicembre 2020
sabato 21 novembre 2020
A Silvia- Commento
L'interlocutrice silenziosa, il Tu a cui si rivolge il poeta è Silvia, una figura femminile divenuta simbolo del tempo che passa e della perdita di tutte le illusioni di felicità. Quest'opera non è una poesia d'amore, ma il poeta ha tratto ispirazione dalla rimembranza della prima adolescenza, quando erano ancora vive e fortemente sentite le illusioni di felicità, poi distrutte dalla ragione nell'età adulta.
Non si sa se Silvia sia realmente esistita e vissuta negli stessi anni del Leopardi o se sia totalmente frutto della fantasia del poeta, ma comunque il Leopardi l'ha trasfigurata, facendone l'immagine ed il simbolo della giovinezza.
Molti studiosi si sono chiesti chi sia Silvia, identificandola alcuni con Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi, morta ancora giovanissima di tisi, altri con Maria Belardinelli, figlia di un cappellaio. Questo nome è stato scelto dal Leopardi per la sua musicalità ed in riferimento alla ninfa amata dal pastore Aminta nella celebre opera di Torquato Tasso.
Questa lirica è una canzone libera, in cui compaiono strofe di diversa lunghezza ed un alternarsi di endecasillabi e settenari in maniera libera. Il poeta riprende il genere della canzone ma rinnovandolo rispetto al modello petrarchesco.
Fu scritta nel periodo in cui il poeta era radicato nella convinzione dell'immutabilità del tragico destino umano ( pessimismo cosmico).
A questo punto intervengono i ricordi, il canto di Silvia che risuonava tutt'intorno giungeva fino all'orecchio di Giacomo. La ragazza viene descritta, infatti, intenta ad intonare un canto mentre si dedicava alle "opre femminili", immaginando nel contempo un futuro bellissimo, pieno di sogni da realizzare.
Nella strofa successiva ritroviamo le abitudini del poeta, che trascorreva le sue giornate immerso negli studi, definiti nello stesso tempo amati e faticosi ( " Studi leggiadri" e "Sudate carte" ) e si affacciava la balcone della casa paterna per ascoltare meglio il suono della voce della fanciulla e sentire il rumore della sua mano che percorreva il telaio.
Poi uno sguardo tutt'intorno, partendo dalle cose vicine( il cielo e gli orti circostanti) fino ad arrivare alle cose più lontane, ammirando da una parte il mare Adriatico, dall'altra gli Appennini.
A questo punto il poeta riprende il dialogo con Silvia, dicendo che non riesce ad esprimere a parole quello che provava dentro di sé ( che speranze, che cori, o Silvia mia!)e come immaginava allora la vita, il futuro felice e pieno di speranze. Subito dopo ritorna alla realtà e dice che nel presente al ricordo di tutte quelle speranze sente dentro di sé tanta sofferenza e dolore.
Dal verso 40 abbiamo il racconto del destino di Silvia: ancor prima che arrivasse l'inverno ( l'età adulta) muore giovane a causa di una malattia incurabile, prima di aver vissuto la sua vita, i sentimenti più belli, tra cui l'amore.
Nell'ultima strofa il poeta ritorna a parlare di sé e dice che, ormai passata la giovinezza, come simboleggia la morte di Silvia, ha perso la speranza di essere felice.
Il poeta conclude con tanti interrogativi: Questo è il mondo? questa la realtà? Queste le belle illusioni? E si rende conto che il destino dell'uomo è fatto solo di infelicità.
mercoledì 11 novembre 2020
domenica 8 novembre 2020
Giacomo Leopardi
Mappa concettuale
Le fasi del pensiero leopardiano
martedì 3 novembre 2020
Ugo Foscolo "Dei Sepolcri"
Una delle opere più conosciute di Ugo Foscolo è costituita dal Carme "Dei Sepolcri", una lirica ampia e articolata, composta a tanti versi, un susseguirsi di immagini, notizie e scene diverse. Il poeta scrive quest'opera dopo un evento realmente accaduto: era sceso Napoleone in Italia, con l'esercito francese aveva portato nuove idee e nuove leggi, tra cui l'Editto di Saint Cloud, che stabiliva il divieto di seppellire i defunti all'interno delle chiese ma di costruire cimiteri nelle zone periferiche delle città. Questo provvedimento era dovuto a motivi igienico- sanitari, per evitare la diffusione di malattie ed epidemie dovute alla proliferazione di germi e batteri dalla decomposizione.
Questo provvedimento fece nascere molte discussioni tra chi esprimeva parere favorevole e chi sosteneva idee contrarie, considerandolo contro la morale e la religione. Anche Foscolo affronta il problema una sera, intavolando una discussione con l'amico Ippolito Pindemonte; quest'ultimo aveva espresso parere favorevole nel suo poemetto intitolato "I cimiteri" e chiede a Foscolo di esprimere la sua opinione, ma lui esita e decide di scrivere la sua risposta componendo il Carme "Dei Sepolcri".
lunedì 2 novembre 2020
I moti del 1830-1831
Mappa concettuale
mercoledì 28 ottobre 2020
Versi ecologici: Il messaggio di San Francesco e la sua grande attualità
1 | Laudato si', mi' Signore, cum tutte le Tue creature, spezialmente messor lo frate Sole, lo qual è iorno et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significazione. | 2 | Salvaguardia del creato: un dovere di tutti. Prendiamo spunto dalle parole di San Francesco e dalla sua esaltazione di tutte le creature per le nostre riflessioni: quel calore che rende possibile la presenza della vita sulla Terra oggi subisce gli influssi nefasti dell’azione dell’uomo. Surriscaldamento globale, buco nell’ozono sono solo alcuni dei problemi che l’umanità dovrà necessariamente affrontare se vuole mantenere costanti quelle condizioni indispensabili per garantire la sopravvivenza della vita sul nostro pianeta. |
3 | Laudato si', mi' Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ai formate clarite e preziose e belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento e per aere e nubilo e sereno e onne tempo, per lo quale a le Tue creature dai sustentamento. | 4 | “Due cose riempiono la mia vita di crescente meraviglia e stupore: il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me”. Queste parole del filosofo tedesco Immanuel Kant oggi risultano più che mai attuali. Di fronte alla meraviglia del creato, ad un cielo stellato ed alla bellezza della natura si rimane estasiati e non si può fare a meno di pensare allo scempio compiuto dall’uomo, che sta distruggendo a poco a poco il pianeta con il suo egoismo e la smania di ricchezza e potere. Ma c’è ancora una speranza: prendere coscienza del valore inestimabile dell’eredità che ci è stata tramandata e impegnarsi ogni giorno a partire da piccoli gesti quotidiani. |
5 | Laudato si', mi' Signore, per sor'Acqua, la quale è multo utile et humile e preziosa e casta. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti fiori et herba. | 6 7 | · H2O- un elemento semplice da trovare in natura, eppure ormai diventato più prezioso dell’oro e del petrolio, al punto da essere soprannominato “Oro Blu”. Il blu che gli astronauti vedono guardando la terra dallo spazio ricopre circa il 70% della superficie terrestre , ma in realtà di questo 70% solo il 3% è costituito da acqua dolce, mentre il resto è salato. Se consideriamo, inoltre che del 3% una parte su trova nelle falde acquifere sotterranee ed un ’altra è costituita dai ghiacci perenni; aggiungiamo il problema dell’inquinamento e ci rendiamo conto dell’ importanza di non sprecarla. Allora iniziamo a chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti, a preferire la doccia al bagno, a non usare troppi detersivi e ricordiamoci che ci sono posti nel mondo dove scarseggia al punto tale da causare guerre. · Concludiamo le nostre riflessioni con un pensiero a quella che nel Cantico viene definita “sora nostra madre terra”, che produce i frutti indispensabili per la nostra alimentazione. Eppure oggi si assiste ad uno scenario diviso in due parti: da un lato, nei paesi ricchi, disturbi alimentari dovuti all’eccesso di cibo , il sovrappeso e l’obesità, con il dilagare dei cibi spazzatura e la vita sedentaria, dall’altro, invece, nei paesi poveri, l’inedia, cioè la scarsa alimentazione cronica e la sottoalimentazione. Una delle cause è la non equa distribuzione di risorse nel mondo e lo spreco eccessivo nei paesi ricchi. Pertanto bisogna riscoprire l’importanza di un corretto regime alimentare, evitare eccessi ed avere un corretto rapporto con il cibo. Riscopriamo le pietanze semplici e genuine, magari legate alla nostra tradizione mediterranea e limitiamo l’uso di sostanze chimiche in agricoltura come i pesticidi, che oltre a danneggiare l’ambiente vanno a finire nei nostri piatti, determinando danni per la nostra salute. |
mercoledì 21 ottobre 2020
Cantico delle creature
martedì 6 ottobre 2020
martedì 22 settembre 2020
24 Settembre 2020
Buongiorno ragazzi, vi diamo con gioia il benvenuto nella nostra scuola.
Oggi è un giorno molto importante perché rappresenta un altro passo in avanti dell’Italia che riparte.
Ci siamo lasciati ben sei mesi fa, quando, a marzo scorso, a causa della diffusione del Coronavirus, sono state chiuse le scuole di tutta Italia. Le attività didattiche sono state interrotte, i progetti da iniziare non più realizzati, le classi sono rimaste vuote e nei corridoi c’era un silenzio innaturale in una scuola.
Poi sono iniziate le lezioni a distanza. Ricordate le varie piattaforme, il collegamento giornaliero, le lezioni con le vostre insegnanti, l’invio dei compiti online?
E’ stato un periodo difficile e faticoso per tutti, ma dopo questo lungo periodo siamo pronti a ricominciare e non vediamo l’ora di farlo. Certo, ci saranno tanti cambiamenti rispetto a come vivevamo la scuola fino all'anno scorso, ma siamo pronti ad affrontare la sfida.
Come potete vedere,oggi vi accogliamo nel rispetto delle norme per la sicurezza, ma vi invitiamo a riflettere tutti insieme perché la scuola è questo: stare insieme, conoscere e conoscersi, condividere idee e momenti importanti.
"Tanti cuori, un solo battito" era lo slogan dello scorso anno ed oggi diventa ancora più importante.
Quest’anno la parola chiave da ricordare è Responsabilità, ancora più degli altri anni. Responsabilità non solo nel fare il proprio dovere di alunni, fare i compiti, ascoltare l’insegnante, comportarsi correttamente in classe e con i compagni. Oggi tutti noi dobbiamo imparare ad essere responsabili in ogni momento ed in ogni piccolo gesto che facciamo, perché ogni nostra azione può avere conseguenze sulla nostra vita, sulla nostra salute e su quella degli altri.
Siamo responsabili ogni volta che rispettiamo le regole del distanziamento, quando indossiamo la mascherina, quando curiamo l’igiene delle mani. Allora ci prendiamo cura di noi stessi e di chi ci sta vicino.
Lasceremo a casa gli abbracci ed i baci, le strette di mano agli amici, e impareremo a salutarci da lontano, con un sorriso nascosto dalla mascherina ma rivelato dallo scintillio degli occhi. Impareremo a camminare vicini senza toccarci, fianco a fianco, luongo la strada che percorreremo insieme anche quest'anno e che ci porterà lontano. Nonostante le difficoltà e i timori, nessun virus potrà impedirci di emozionarci, di riempire il cuore di gioia, sorridere e illuminare le nostre giornate.
I vostri insegnanti sono pronti ad iniziare con voi questa nuova avventura, quindi adesso sarete chiamati in base alla classe e seguirete i vostri professori nelle rispettive aule per continuare la conoscenza reciproca.
Buon anno scolastico, ragazzi. Buon inizio a voi, alle vostre famiglie, agli insegnanti e a tutti coloro che lavorano nella scuola. Che sia un anno ricco di opportunità.
martedì 15 settembre 2020
Rientriamo a scuola in sicurezza
- 🏫 Strada: Impegnandoci ogni giorno sia nel seguire responsabilmente percorsi indicati sia nel percorrere nuove strade per arrivare a coinvolgere tutti gli alunni nel processo di insegnamento/ apprendimento;
- 🎒 Distanza: Rispettare le distanze fisiche necessarie per garantire la sicurezza, ma nello stesso tempo superarle con entusiasmo ed un impegno ancora più forte e coinvolgente;
- 🙏 Condivisione: Non solo di materiali e documenti su Drive, ma di idee da mettere in pratica insieme!