mercoledì 18 gennaio 2017

Gli alunni della Moro- Pascoli  spiccano il volo

Motivazione:
"Fabiola racconta con immagini vive e accese la fuga di una ragazza dalla Nigeria, il teatro di guerra che dilania quella terra e le diverse e difficili tappe verso la speranza.
La giuria ha apprezzato lo stile narrativo sintetico, appropriato ed efficace che pur se è influenzato  da luoghi comuni non è mai banale,  ma rappresenta un originale e sincero sforzo di immedesimazione e partecipazione che sono il primo e l'indispensabile passo verso la vera accoglienza e la piena integrazione."


Grande soddisfazione per la premiazione del racconto dell'ex alunna Masiello Fabiola dell'Istituto Moro- Pascoli ( Classe III D A.S. 20165-2016) al concorso "Quello che non sai di me", promosso dall'associazione Migrantes dell'Arcidiocesi di Capua in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, celebrata il tutto il mondo il 15 Gennaio scorso.

Il tema del concorso prevedeva riflessioni sul tema: "Migranti minorenni, vulnerabili e senza voce", con l'intento di  focalizzare l'attenzione sulla situazione di tutti i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che arrivano da soli alla fine di un viaggio estenuante, vivendo la negazione dei fondamentali diritti dell'infanzia.


" Buonasera, professoressa, ho partecipato ad un concorso...

Sinceramente io non volevo, perché l'ultima volta sono rimasta malissimo, essendo stata esclusa per poche battute in più di quanto consentito. Avevo paura ma mamma è riuscita a convincermi e ho consegnato l'elaborato l'ultimo giorno. Domenica c'è stata la premiazione e ... ho vinto: primo posto.

E' stato bellissimo, un'esperienza indimenticabile. Nella sala della premiazione  c'erano molti migranti che, quando hanno ascoltato il mio racconto sono scoppiati a piangere, si sono sentiti molto vicini alla storia narrata. Poi mi si è avvicinata una ragazza di 16 anni e mi ha detto: " Parlavi di me?" - e mi ha abbracciata fortissimo. Mi hanno ringraziata perché hanno detto che ho trasmesso forza e gridato tanta speranza. Il mio racconto è ambientato in Nigeria e un momento molto commovente è stato quando  è venuto un ragazzo nigeriano ad abbracciarmi e mi ha detto:"Grazie, nessuno ha mai detto o fatto qualcosa per noi. Ci facciamo una foto? Voglio ricordarti sempre".Intorno a me c'erano tantissime persone, il sindaco, il presidente dell'associazione dei migranti, la commissione esaminatrice e tanti giovani migranti il cui affetto mi ha scaldato il cuore."


 Complimenti Fabiola, 
ricordo come fosse ieri quando ti chiesi di scrivere un racconto per partecipare al concorso Premio Cimitile, aperto alle scuole. In quell'occasione non hai avuto il riconoscimento che meriti, ma questa volta è stato diverso. Con grande impegno ti sei dedicata a questa attività, facendo tesoro di consigli e ricercando informazioni storiche, politiche e sociali per rendere il tuo racconto rispondente alla drammatica situazione degli scenari descritti. L'ho vista crescere questa Fabiola, una ragazza che ha imparato ad amarsi, a valorizzare le  potenzialità che forse inizialmente non sapeva nemmeno di avere. Anzi, hai fatto molto di più, riuscendo a sviluppare un senso di partecipazione emotiva alle sofferenze altrui, mettendo la tua forza a disposizione degli altri. Tu sei un esempio di come il talento da una parte e l'impegno, la passione, l'entusiasmo e l'incoraggiamento dall'altra siano l'arma vincente per affrontare la scalata della crescita. Continua ad impegnarti sempre con costanza e determinazione e coltiva i tuoi sogni: sono la più grande ricchezza.