#Savethedate
11 Ottobre 2019
"International day of girl child"
Perché il colore arancione per la giornata delle bambine e delle ragazze? Il motivo è molto interessante: la scelta di questo colore è stata determinata dal fatto che uno degli obiettivi di questa giornata è quello di contrastare molti "Stereotipi" difficili da sradicare.
Che cos'è uno stereotipo? Si tratta di un'idea, consolidata nel tempo, che ti fa vedere sempre le cose in uno stesso modo e si oppone al cambiamento. Stereotipo è associare, ad esempio, il colore rosa alle bambine e l'azzurro ai maschietti, al punto tale da collegare puntualmente il rosa al sesso femminile. Questo in fin dei conti non crea particolari problemi, è solo questione di usanze e culture.
Ma stereotipo è anche pensare che le donne debbano stare in casa e gli uomini andare a lavorare o che stirare sia roba da donne o, peggio, che le donne non devono necessariamente studiare o che ci sono lavori non adatti per loro.
Molte di queste idee sono difficili da far dimenticare in tutti i paesi del mondo; persistono anche in quelli più progrediti e sviluppati.
Per questo motivo è stato scelto un colore diverso dal rosa, un colore pieno di energie ma nuovo rispetto al passato, a dimostrare che cambiare si può.
E' nata così la giornata delle bambine e delle ragazze, ricordata a livello internazionale per non dimenticare che in molti paesi del mondo le bambine non hanno, purtroppo, le stesse opportunità dei loro coetanei maschi e che la parità è ancora lontana.
Osservate questo video che spiega bene le discriminazioni di genere:
Quali pensieri ed emozioni ha suscitato in voi la visione del video? Hai mai sentito parlare delle discriminazioni di genere?
Purtroppo ci sono bambine e ragazze nel mondo che vengono private ogni giorno di tanti diritti; a differenza dei fratelli maschi, ad esempio, molte bambine non possono andare a scuola per antiche usanze culturali o perché devono aiutare in casa o perché le strade sono pericolose, altre sono costrette a sposarsi giovanissime contro la loro volontà, altre ancora subiscono discriminazioni sul lavoro pur lavorando quanto gli uomini.
Lei è Malala Yousafzai, Una ragazza pakistana che da tempo si batte per i diritti civili e il diritto all’istruzione delle bambine e delle ragazze e ha vinto nel 2014 il Premio Nobel per la Pace. È diventata molto conosciuta in seguito all’attacco subito nel 2012, quando fu colpita alla testa da un colpo di pistola sparato da un talebano, mentre stava tornando a casa da scuola a Mingora, nella valle di Swat.
Ascoltiamo insieme il discorso da lei fatto davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite e riflettiamo sulle sue parole.