lunedì 28 maggio 2018



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Mandela, “Invictus”: la poesia degli anni di prigionia durante l'apartheid


Dal profondo della notte che mi avvolge,

Nera come un pozzo da un polo all'altro,

Ringrazio qualunque dio esista

Per la mia anima invincibile.



Nella feroce morsa delle circostanze

Non ho arretrato né gridato.

Sotto i colpi d’ascia della sorte

Il mio capo è sanguinante, ma non chino.



Oltre questo luogo d'ira e lacrime

Incombe il solo Orrore delle ombre,

E ancora la minaccia degli anni

Mi trova e mi troverà senza paura.



Non importa quanto stretto sia il passaggio,

Quanto piena di castighi la vita,

Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima.