sabato 5 marzo 2016

Bambini soldato

Le guerre dimenticate: bambini e bambine nei conflitti armati

L'infanzia negata per tanti bambini e bambine del mondo...
Dopo aver visionato le slide attraverso il link indicato in seguito, leggere i seguenti brani dell'antologia:
  1. "Piccole guerriere crescono"
  2. "La storia di Rose"

GRAZIE, MAMASIKA, "MAMMA  AFRICANA"

Alla fine, il suo grande cuore non ha retto. Masika Katsava era una donna minuta che viveva a testa alta all'inferno. Non c'e' altro modo per definire quello che accade, nel totale silenzio e nell'assoluta indifferenza del mondo, nel suo immenso e straordinario paese, la Repubblica Democratica del Congo. Negli ultimi quindici anni almeno dieci milioni di morti in una guerra infinita e crudele di cui non si parla mai. Milioni di donne e bambini uccisi nei modi più' orrendi da quelli dell'esercito e delle tante milizie armate che infestano il suo territorio e si contendono i giacimenti di materie prime rare di cui questo paese è  ricchissimo. Milioni di donne e bambini massacrati pur di rifornire l'industria dei telefonini, dei televisori e quella dell'aerospaziale innanzitutto. Milioni di donne e bambini feriti nel corpo e nell'animo, quando non sono immediatamente uccisi.
Anche Masika aveva subito violenze. Ben quattro volte. Sia dai soldati dell'esercito che dai miliziani ribelli. La prima volta le avevano anche ucciso il marito, "l'amore della sua vita", come ripeteva sempre con un sorriso amaro. Davanti ai suoi occhi. E sempre davanti ai suoi occhi avevano infierito sui poveri corpi delle sue due figlie, la maggiore di appena 14 anni. Il suo villaggio era in pressi di un'area mineraria importante. Ricchezza contesa. Vinceva l'esercito e via ad esecuzioni sommarie e stupri. Vincevano i ribelli ed era la stessa musica. Le sue bambine rimasero incinta e lì nella foresta non c'è rimedio ad una gravidanza indesiderata. Masika sperimentò da vicino il dolore di una ragazzina che porta in grembo il frutto di una violenza. Raccolse le loro lacrime. Le aiutò a non odiarsi e farsi del male visto che spesso sognavano la morte come una liberazione. Le aiutò a crescere quelle creature, innocenti come tutte le creature. E accolse tante altre che avevano negli occhi e nel cuore, sul proprio corpo, le stesse ferite. " Non dobbiamo arrenderci. Dobbiamo risollevarci e vivere. Abbiamo il diritto di vivere", diceva a tutte loro. Divenne così' Mamasika, cioè' mamma Masika. Prima di morire, a soli 48 anni, era stata mamma di almeno 6000 tra donne e bambini. Li ospitava in povere capanne costruite grazie a qualche donazione. Li curava. Li ascoltava. Insegnava loro un mestiere. E li restituiva alla vita. Era uno spettacolo osservare Masika. Non stava mai ferma. Si divideva in mille. Accorreva ad ogni incursione armata nei villaggi dei dintorni. Collezionava le lacrime più' amare del mondo. " Io sono forte, loro hanno bisogno di aiuto…". Ed il cuore le si riempiva di strazio giorno dopo giorno.
Grazie Mamasika, piccolo grande cuore di tutti noi. E perdona i nostri silenzi.


Compito da eseguire:
Ricerca ulteriori informazioni sul dilagare di questo fenomeno e scrivi un testo espositivo analizzandone gli aspetti salienti( cause, conseguenze, modalità) e ipotizza possibili soluzioni. Ricorda che un testo espositivo deve contenere dati oggettivi e deve essere caratterizzato da un linguaggio chiaro e preciso. Evita le considerazioni personali.