lunedì 16 ottobre 2017

Analisi del Sonetto "In morte del fratello Giovanni"


Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.

La Madre or sol suo dì tardo traendo
parla di me col tuo cenere muto,
ma io deluse a voi le palme tendo
e sol da lunge i miei tetti saluto.

Sento gli avversi numi, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e prego anch'io nel tuo porto quiete.

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, almen le ossa rendete
allora al petto della madre mesta. 

Ricordi come si fa una parafrasi?

Per prima cosa devi sapere qual è il tuo scopo e quindi assicurarti di avere ben chiaro il significato della parafrasi che altro non è se non la riscrittura di un testo in termini più semplici. In altre parole dovrai rendere i versi che analizzi più comprensibili senza però modificare in alcun modo il loro significato o il loro contenuto.
Fase uno: lettura. Dato che, quindi, fare la parafrasi significa essenzialmente capire l’opera di cui ti stai occupando, la prima cosa che devi fare è leggere con attenzione tutto il testo dall’inizio alla fine anche più di una volta.
Fase due: divisione del testo in unità sintattiche. A questo punto avrai preso confidenza con il brano e sarai pronto per suddividerlo in unità sintattiche. In altre parole devi andare a caccia di frasi e paragrafi lasciandoti guidare anche dalla punteggiatura ma mai dalle unità metriche (cioè da versi e strofe). Tieni presente infatti che a volte una frase inizia in un verso ma termina in un altro.
Fase tre: Individuazione dell’ordine corretto delle parole. Ora che hai suddiviso il tuo testo in unità sintattiche (se vuoi puoi aiutarti con una matita!), non ti resta che andare a caccia dell’ordine naturale delle parole. Questo significa che, a prescindere dell’ordine metrico in cui compaiono, devi trovare soggetto, verbo e complementi e capire a cosa fanno riferimento i vari aggettivi e i vari avverbi.

Adesso tocca a te...

Appunti :
Questo sonetto è stato scritto da Ugo Foscolo in seguito ad un avvenimento molto tragico della sua vita, la morte del fratello Giovanni Dionigi, avvenuta non per cause naturali, ma perché suicida per debiti di gioco. Il poeta in esilio ha un tormento, vorrebbe tornare in patria per recarsi sulla tomba del fratello a piangere la sua morte avvenuta in giovane età ma, non potendo, esprime la sofferenza e il dolore che prova attraverso questo sonetto. 
Riprendendo l'inizio di un carme del poeta latino Catullo " Multas per gentes et multa per aequora vectus...", il poeta esprime il suo pensiero che se un domani non sarà costretto più a vagare per il mondo lontano dalla patria, tornerà a piangere sulla tomba del suo amato fratello, avvenuta nel fiore della gioventù.
Le strofe 2 e 3 sono collegate tra di loro ed in esse F0scolo immagina cosa stia succedendo all'anziana madre che, rimasta sola, trascorre le sue giornate presso la tomba del figlio e parla con lui, ormai diventato "Muta cenere" dell'altro figlio lontano. La tomba diventa il collegamento tra i vivi e i morti creando quella che sarà poi defin ita la " celeste corrispondenza di amorosi sensi", ripresa nei Sepolcri.
Il poeta cerca  materialmente di avvicinarsi al fratello ed alla madre e tende verso di loro i palmi  delle mani ma rimane deluso , non riuscendo ad afferrarli essendo troppo lontani.
sente dentro di sé rinascere gli stessi tormenti che ha vissuto il fratello, riesce a capire il dolore, la sofferenza che causarono le inquietudini del suo animo e chiede la morte, sperando di poter finalmente placare tutti i suoi tormenti.
Nell'ultima terzina il poeta esprime la sua visione pessimistica ritenendo che tutte le illusioni che si era creato per ridare un significato positivo all'esistenza umana non avevano più consistenza, tocca il fondo della sua disperazione, gli rimane solo il pensiero della morte.
Negli ultimi due versi il poeta si rivolge  alle genti straniere che l'hanno accolto esule chiedendo loro di riportare in patria almeno le sue ossa , affinché la madre possa piangerle.

Analizziamo la struttura del sonetto : 2 quartine e due terzine di versi endecasillabi.
 Presenza di molti enjambements ( quando un verso non si conclude con un segno di punteggiatura ma continua in quello successivo):
  • fuggendo/ di gente
  • seduto/ su la tua pietra
  • gemendo / il fior
  • traendo/ parla di me
  • tendo/ e sol da lunge
  • secrete/ cure
  • rendete/ allora al petto
Essi hanno lo scopo di mettere in evidenza alcune parole particolarmente significative per il poeta, le parole-chiave, come, ad esempio " secrete cure"per indicare  gli affanni del poeta, la parola "fuggendo" per indicare l'esilio o il gerundio "gemendo" per evidenziare il dolore che prova.
Da notare la presenza di molti verbi coniugati al modo Gerundio,  un modo indefinito per indicare un' azione che non si esaurisce nel tempo, per prolungare la durata delle azioni.
Metafora: il fior degli anni : il meglio; porto: morte
Sinestesia: cenere muto: unione di due parole che rimandano a due sensi differenti, la vista e l'udito)
Figure di suono: allitterazioni: ripetizioni delle stesse consonanti nel verso ( fuggendo di gente in gente, la madre or sol suo dì tardi traendo...)

Schema delle rime: ABAB ABAB CDC DCD


domenica 15 ottobre 2017

"Giornata Mondiale dell'Alimentazione"
16 Ottobre 2017







Brainstorming: 

  1. Quali sono le cause delle migrazioni?
  2. Da quali parti del mondo provengono i migranti?
  3. Quanto incidono i cambiamenti climatici sull'agricoltura e le risorse alimentari?
  4. Quali abitudini sbagliate  dei paesi ricchi sarebbe necessario correggere?




Ogni anno, il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. L’Organizzazione delle Nazioni Unite, la FAO, si occupa di combattere la fame nel mondo. La tematica di quest’anno è: "Cambiare il futuro delle migrazioni." Questo slogan vuol dire che molte persone sono costrette a lasciare le loro case e le loro famiglie per andare altrove (magari in un paese più ricco).I principali fenomeni che li obbligano a lasciare il loro territorio sono 4: il primo è la guerra, queste lotte armate avvengono anche per l’acqua che per loro è una cosa preziosa, mentre noi la sprechiamo. Il secondo motivo sono i cambiamenti climatici, che portano siccità, rovinando le coltivazioni. Per questo c’è la carestia. Infatti su 26 milioni di persone che migrano per i fenomeni atmosferici, la maggior parte sono contadini. Un altro motivo delle migrazioni è la fame. Noi sprechiamo il cibo senza pensare a quelle povere persone che per aggiudicarsi un pezzetto di pane fanno una gran fatica. Inoltre non bisogna scordare la povertà, che racchiude un po' tutti questi motivi di migrazione. I principali paesi colpiti dalla povertà sono: Etiopia, Nepal(situata vicino l’India) Messico, Colombia(dove c’è stata una guerra durata 52 anni) e la Siria.

Scialla Claudia
Classe II D

I nostri lavori: "La valigia dei sogni"
Classe II D




mercoledì 11 ottobre 2017

LA LETTERA FORMALE

Laboratorio di scrittura:

SCRIVI UN LETTERA FORMALE AL SINDACO DI CASAGIOVE CHIEDENDO IL SUO INTERVENTO PER DOTARE LA CITTA' DI SPAZI ATTREZZATI ED IMPIANTI SPORTIVI PER I GIOVANI. SEGUI LO SCHEMA.

Lettera formale
DATA
DATA ODIERNA
INDIVIDUARE DESTINATARIO
Il titolo e il nome proprio sono preceduti dall’aggettivo di cortesia, spesso abbreviato e talvolta espresso al superlativo assoluto:
·       gentile (gent./gent.mo), il più usato e meno formale di tutti
·       egregio (egr.)
·       distinto
·       pregiato (preg./preg.mo)
·       illustre (ill./ill.mo)…
titoli più frequenti sono:
·       signor/signora (sig./sig.ra)
·       dottor/dottoressa (dott./dott.ssa)…

ES. SINDACO DI CASAGIOVE
INTRODUZIONE
UNA O PIU’ FRASI PER SPIEGARE LA MOTIVAZIONE DELLA LETTERA
( IN QUESTO CASO LA RICHIESTA DI IMPIANTI SPORTIVI PER I GIOVANI)
SVILUPPO
CORPO DELLA LETTERA
AMPLIAMENTO DEL DISCORSO CON ESEMPI, ARGOMENTAZIONI…
( PER ESEMPIO RIFERIMENTO A PARCHI VERDI, PISTE CICLABILI, PISCINA COMUNBALE E CAMPI SPORTIVI- LUOGO DI RITROVO PER I GIOVANI- IMPORTANZA DELL’ATTIVITA’ FISICA E DELLA VITA SOCIALE)

FORMULA DI CHIUSURA/ SALUTO
Tra le formule di congedo ricordiamo:
·  in attesa di una Sua risposta, porgo distinti saluti, Nome Cognome
·  sperando di incontrarla presto di persona, le porgo i miei più cari saluti, Nome Cognome
·  in attesa di un Suo gradito riscontro, La ringrazio e La saluto cordialmente, Nome Cognome
·  Cordialmente suo, Nome Cognome
·  Attendo una Sua risposta e La saluto con la cordialità più viva,  Suo Nome Cognome



martedì 3 ottobre 2017

Libriamoci!
Giornate di letture nelle scuole

23-27 Ottobre 2017




Cinque incontri nel giardino della scuola per riscoprire il piacere della lettura in uno spazio diverso da quello ristretto della classe, un luogo, il giardino interno della scuola, che offre l'opportunità di riappropriarci degli spazi e vivere la lettura non come un atto obbligato ma come un momento di piacere, per condividere e per riflettere, per stare insieme agli altri e gustare la bellezza del mondo intorno a noi. A questa riflessione si collega la scelta della tematica ecologica, in un territorio la cui grande bellezza è stata deturpata per troppo tempo dall'incuria e dallo sfruttamento della criminalità organizzata. Le letture saranno accompagnate dalla musica di alcuni brani scelti già conosciuti dagli alunni, suonati col flauto dolce e traverso e da canzoni ambientaliste.

www.libriamociascuola

Non vivere su questa terra come un inquilino

Nazim Hikmet


Non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura
nella natura.
Vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre.
Credi al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all’uomo.
Ama la nuvola, la macchina, il libro
ma innanzitutto ama l’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell’animale infermo
ma innanzitutto senti la tristezza dell’uomo.
Che tutti i beni terrestri
ti diano gioia
che l’ombra e il chiaro
ti diano gioia
che le quattro stagioni
ti diano gioia
ma che soprattutto l’uomo
ti dia a piene mani la gioia.





lunedì 2 ottobre 2017

UGO FOSCOLO: UN EROE ROMANTICO






A Zacinto

TestoParafrasi
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
Io non toccherò mai più le tue rive sacre
dove trascorsi la mia infanzia,
o mia Zacinto, che ti specchi nelle onde
del mare greco da cui nacque la vergine

Venere, e [ella] rese feconde quelle isole
con il suo primo sorriso, così che non si esentò
dal descrivere le tue limpide nuvole e la tua vegetazione
la poesia illustre di Omero, che

cantò le navigazioni volute dal Fato e l' esilio diverso ( dal mio)
per cui Ulisse, reso bello dalla fama e dalla sventura,
baciò la sua petrosa isola di Itaca, .

O mia terra materna, tu non avrai altro che il canto del tuo figlio;
a me il fato impose una tomba
sulla quale nessuno giungerà a versare le sue lacrime.

Il sonetto “A Zacinto” è stato scritto da Ugo Foscolo e dedicato alla sua patria, l’isola greca di Zante, dove il poeta visse la sua fanciullezza e per la quale proverà sempre una struggente nostalgia.
Il poeta è lontano, in esilio, non può tornare a rivedere la sua terra natale, ma ne avverte la mancanza e la rivive attraverso il ricordo. La ricorda in tutta la sua bellezza, descrivendo Le caratteristiche naturali, il clima e la vegetazione ed esprimendo la nostalgia, la tristezza che prova al pensiero della sua condizione di esule.
Questa lirica appartiene al genere del sonetto, perché prende come modello in sonetto tradizionale petrarchesco, pur apportando delle modifiche originali .
Francesco Petrarca aveva organizzato la composizione del sonetto strutturandolo in quattro strofe, di cui due quartine e due terzine di versi endecasillabi.
Ugo Foscolo, da “difensore dei classici” come si soleva definire, prende spunto dalla tradizione  precedente ma ora i tempi sono cambiati, il modo di rapportarsi alla realtà non è più quello dell’uomo medievale e il conflitto interiore dell’uomo moderno si riflette anche sulla organizzazione strutturale, in cui vengono introdotte delle innovazioni. Ad esempio, alla semplicità e linearità del sonetto petrarchesco, che faceva terminare ogni strofa con un punto fermo, si sostituisce una struttura molto più articolata, che unisce più strofe in un unico periodo molto complesso.
Nella prima strofa il poeta si rivolge direttamente a Zacinto ( infatti al verso 3  troviamo tra due virgole l’invocazione “ Zacinto mia”). Egli si riferisce alla sua amata patria riferendosi ad essa con l’aggettivo “mia”, per indicare il legame profondo che lo lega alla sua terra. dice che non potrà mai più tornare  a toccare le sue sacre rive dove è stato da bambino, dove ha vissuto l’infanzia. Le sponde sono sacre per due motivi: perché stiamo parlando della patria e perché nelle acque dell’isola è nata la dea Venere.
Nella seconda strofa il poeta continua con l’esaltazione della bellezza della sua isola, che è resa principalmente bella dal clima, dall’atmosfera, dalla vegetazione lussureggiante, dal cielo limpido privo di nuvole e dal soffio vitale della dea Venere, che dopo la sua nascita dalla spuma del mare ha reso fertile, splendida questa terra.
Anche Omero nelle sue opere ha parlato di Zacinto, non riuscendo a tacere riguardo la sua bellezza, lui che aveva parlato di un grande eroe greco: Ulisse.
Nella prima terzina l’argomento cambia: non si parla più di Zacinto ma del viaggio di Ulisse attraverso il Mar mediterraneo, fino al suo ritorno a casa, alla “petrosa Itaca”. Questa terzina è molto importante perché vengono messi a confronto due destini, quello di Ulisse e quello del poeta. Infatti Ulisse, dopo aver viaggiato a lungo, riesce a tornare nella sua patria, a riabbracciare i suoi cari, il poeta, invece, non potrà più farvi ritorno.
L’ultima strofa è una ripresa di quella iniziale, in quanto il poeta si rivolge nuovamente a Zacinto , chiamandola “o materna mia terra” e dice che essa non avrà nient’altro che l’eco delle sue opere mentre il suo corpo non vi farà più ritorno perché il suo fato ha stabilito per lui che morirà lontano dai suoi cari, in una terra straniera, ed una “ illacrimata sepoltura”.
In questo sonetto troviamo espressa la visione del mondo di Foscolo, ritroviamo tutte le sue illusioni, prima tra tutte l’amore per la patria, cui si collega il sentimento di nostalgia per la lontananza. altra illusione foscoliana la bellezza, cantata sia nei versi in cui si esalta lo splendore dell’isola, sia attraverso la figura di Venere, dea della bellezza e dell’amore.
Altro tipico aspetto romantico è l’esaltazione della figura dell’eroe, personificato da Ulisse, e della poesia eternatrice, che consente di oltrepassare le barriere del tempo, la grande poesia che rende eterni. Ultima illusione è la tomba, la sepoltura vicino ai propri cari, perché attraverso il ricordo il defunto continua a vivere.
Nel sonetto possiamo notare la presenza di alcuni aspetti neoclassici e di altri romantici:

Neoclassicismo
Romanticismo
Riferimento alla cultura greca
Espressione dei sentimenti( dolore, tormenti dell’animo del poeta, nostalgia…)
Riferimento alla mitologia ( Venere)
Pensiero della morte
Riferimento a Omero
Attaccamento ai cari
Figura di Ulisse

Presenza del Fato

Scelta del sonetto
Ipotassi, frasi complesse, enjambements…
Versi endecasillabi

Linguaggio colto, raffinato, musicale


lunedì 25 settembre 2017

Scegli la strada giusta: percorso di orientamento

 classe terza- Scuola Secondaria di primo Grado
Parte 1

Affrontare l’orientamento in terza media è una delle due grandi sfide (l’altra è costituita dagli esami!) che  dovrete affrontare alla fine dei tre anni delle medie. Scegliere la scuola superiore, infatti, non è affatto semplice: è meglio un liceo o un istituto tecnico? Quando è il caso di optare per un professionale? La scelta della scuola superiore condizionerà la vostra vita futura ed è per questo che non deve essere presa troppo alla leggera. 

Le opzioni che avete di fronte alla fine della terza media sono davvero molte e per questo la scelta della scuola superiore sicuramente non è semplice, soprattutto perché spesso a 13 anni non si ha ben chiaro in mente quali siano le proprie attitudini. Ecco allora qualche dritta per non sbagliare.


Valutazione preliminare: Analisi delle proprie attitudini. Innanzitutto, è bene prima partire dalla conoscenza di se stessi, delle proprie attitudini e dei propri stili di apprendimento in modo da poter sviluppare le potenzialità individuali e crescere in consapevolezza ed autostima. 
 Cerca di capire cosa ti piace fare, quali interessi hai e in quale campo hai risultati migliori, quali materie studi più volentieri: materie letterarie, scientifiche, economiche, o ti piacciono le lingue? Sei attratto più dalla tecnologia o preferisci leggere un libro? Ti appassiona il mondo della moda, oppure sei più portato verso il campo artistico?
Come impari? preferisci ascoltare il prof e prendere appunti,  imparare attraverso le immagini o attraverso attività laboratoriali? Ponendoti queste domande potrai farti un’idea generale di quello che ti piacerebbe fare, e puoi intanto iniziare ad escludere quello che proprio non ti piace e per cui non sei portato. 
Confronto: cerca di confrontarti con genitori, insegnanti e compagni, in modo da riflettere considerando punti di vista diversi che ti potrebbero far comprendere aspetti che da solo non avevi considerato.Il confronto è utile  perché fa emergere tanti punti di vista e sviluppa una maggiore consapevolezza della scelta da fare. 
Mai per imitazione: la scelta della scuola superiore è troppo importante per essere fatta per seguire gli amici di sempre, semplicemente perché ci spaventa l'idea di lasciare i compagni più cari che hanno condiviso con voi i momenti più importanti.Ricordatevi: la vera amicizia va ben oltre l'aula scolastica!
Errore: scegliere una scuola per non deludere le aspettative altrui. Se i consigli sono indispensabili, non dovete però sentirvi obbligati a fare una scelta solo per non deludere le aspettative altrui. Si rischia di trovarsi, poi, in difficoltà a causa di una scelta sbagliata e di dare una delusione anche maggiore alle persone a cui teniamo di più. Insieme ai vostri genitori affrontate l'argomento con serenità, mettendo in evidenza i pro e i contro di ogni possibile scelta. 
Opportunità: Considerate razionalmente le opportunità lavorative offerte dal territorio  e confrontatele con i vostri progetti futuri. 


Link per accedere ai contenuti: Scegli la strada giusta: percorso orientamento

mercoledì 20 settembre 2017

Neoclassicismo


Il Neoclassicismo è una corrente culturale che si sviluppo in Europa nel periodo intercorrente tra gli ultimi decenni del Settecento ed i primi dell'800.In questo periodo l' Europa  aveva subito politici ad opera di Napoleone, che aveva letteralmente sconvolto l'assetto politico europeo, modificando la carta geografica del continente,  inizialmente presentandosi come il paladino delle libertà dei popoli, poi spodestando sovrani dai loro troni ed iniziando nuove dinastie regnanti. Dopo la sconfitta di Napoleone ed il suo esilio inizia per l'Europa la fase della cosiddetta Restaurazione, con l'obiettivo di ripristinare l'Ancient Regime e riportare l'Europa alla situazione precedente l'avvento napoleonico. Ciò avvenne con il Congresso di Vienna e con la creazione della Santa Alleanza, con l'intento di riportare i legittimi sovrani sui loro troni secondo i principi di legittimità ed equilibrio. Anche le espressioni artistiche, con Napoleone 



Il Giuramento degli Orazi - David



      L. Vanvitelli "Reggia di Caserta"
                                                 A. Canova " Napoleone"- Marte                                                                         
       Vincenzo Monti                                                                                                                                                

Il Congresso di Vienna e la Restaurazione









La situazione dell'Italia dopo il Congresso di Vienna