Il nostro viaggio
attraverso la memoria
Narrare è ricordare. Il ricordo
è l’arma più potente per contrastare il dilagare dell’oblio e
dell’indifferenza.
Questa giornata è stata istituita
con tale obiettivo: ricordare la tragedia dell’Olocausto in modo che una follia
così atroce non si verifichi mai più.
Insieme ai nostri alunni abbiamo ripercorso
le orme di Anna Frank, di Primo Levi, dei bambini di Terezin e di molte altre
vittime innocenti che hanno perso la vita nei campi di sterminio nazisti
attraverso l’approfondimento di testimonianze di vario genere, quali la lettura
di brani tratti dalla narrativa memorialistica, poesie, disegni, visione di
film e documentari storici, racconti di sopravvissuti.
Molto importanti le testimonianze
di chi si è recato in visita presso i campi di concentramento fornendoci la
testimonianza diretta della Storia attraverso le fotografie scattate in quei
luoghi e il racconto delle proprie emozioni. Ci siamo
chiesti come sia stato possibile che una tragedia come quella della Shoah sia
avvenuta nell’indifferenza di molti.
Ci siamo domandati se la storia
sia davvero maestra di vita o se in realtà gli uomini non hanno imparato nulla
dagli errori dei loro predecessori. Gli avvenimenti della nostra storia più
recente, fino ai giorni nostri sembrano confermare questa seconda ipotesi.
Conflitti dimenticati, genocidi, fosse comuni, massacri avvengono ancora oggi.
Per non parlare di un altro tipo di massacro, più silenzioso ma non meno
crudele, quello generato dalla non equa distribuzione delle risorse sul nostro
pianeta, che miete ogni anno un numero enorme di vittime.
Eppure la speranza resta. “L’uomo ha un
difetto, può pensare”, dice il poeta tedesco B. Brecht.
Anche noi riponiamo le nostre
speranze nella capacità che contraddistingue gli uomini rispetto alle bestie,
la capacità di discernere tra il bene e il male e di operare secondo coscienza.
Ecco il nostro messaggio: “Mai
più indifferenza.”