L'altro casalese Parte 2:
"Il dovere della denuncia"
Che
faccia ha un camorrista, lo sai? Dimmi, tu lo sapresti riconoscere? Alto,
basso, brutto e cattivo, con gli occhi truci e l’aspetto crudele. Un guappo con
la coppola e la pistola, uno che a guardarlo incute paura.
Eppure
quest’immagine classica solo in parte risponde alla fisionomia del moderno
camorrista. Ha un aspetto comune, una
faccia normale, come quella del vicino di casa, sì, del tuo dirimpettaio che
saluti ogni mattina e ti chiede gentilmente come stai. Non ci sono elementi
tipici nell’ abbigliamento o dell’aspetto fisico che lo rendano riconoscibile
tra la gente. Ma una cosa è rimasta invariata. La crudeltà che si cela dietro
l’aspetto di persona comune, anzi, di persona perbene. Quella crudeltà di chi
non ha rispetto dei diritti e della
dignità delle persone, e non si fa scrupoli a calpestarli pur di ottenere
guadagni facili.
Come
il pizzo.Sei un fornaio? Devi
pagare.Hai un negozietto, un
supermercato, un bar, un ristorante? O paghi o ti ritrovi da solo e senza più
nulla.Stessa cosa per qualunque altra
attività, comprese quelle illegali.
E
se qualcuno sceglie la strada della denuncia? Sai cosa direbbero gli altri? Ma
che cosa ha fatto? Non poteva farsi i fatti suoi?! Sempre padri di famiglia
sono… si sceglie la strada dell’omertà.
- - Fratello, noi veniamo e ti facciamo un bel regalo. Lo Stato non
è in grado di tutelarti dai furti, non ti garantisce protezione? Allora ci
pensiamo noi che abbiamo mezzi e uomini
a disposizione.
- -Siamo i benefattori, i protettori dei
commercianti. Tu però devi dare ogni mese una somma di denaro. Che sarà mai in
cambio di tanto servizio…
- -E se non accetto?
- -Cerca di capire, la vita è piena di
pericoli, macchine che vanno a fuoco, minacce di morte, incidenti …
Se decidi di denunciare diventi un problema,
sei un pazzo., non sei buono, non hai capito come funziona.
Se fai il tuo dovere di cittadino e per questo
hai paura, se ti senti in pericolo, ti devi armare.
Temi che ti vengano a cercare, che possano
colpire non solo te, ma anche i tuoi figli, gli affetti più cari.
Allora ti compri una pistola per sentirti più tranquillo, ma
è un’illusione. Devi imparare ad usarla
al poligono di tiro e sperare che il giorno in cui ti verranno a cercare non
arrivi mai. Ma prima o poi arriverà quel giorno e ti chiederanno il conto. Ti senti come una piccola barca in balia delle onde, una
barca senza motore, né remi né vele, in un mare pieno di pescecani pronti a
divorarti. E tu non puoi fare altro che aspettare, assecondare l’onda e vincerla
al momento giusto.
Anche Mimmo lo sapeva che quel momento sarebbe
arrivato, e come Ettore alle porte Scee era pronto ad affrontare il nemico che
lo avrebbe sconfitto. Dopo è diventato un eroe.
Strana questa società che trasforma in eroi chi
assume comportamenti che altrove, non in terra di camorra, sarebbero
considerati normali. Ma non per questo sono eroi minori.
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